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Nazionale, Donadoni: "Non ho mai avuto paura"

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FIGC Nazionale, Donadoni: "Non ho mai avuto paura"

Message  Calabrese Sam 5 Jan - 18:35

Nazionale, Donadoni: "Non ho mai avuto paura" Donadoni180


(AGM-DS) - 05/01/2008 14.14.05 - (AGM-DS) - Milano, 5 gennaio - Tra i protagonisti dell’anno appena concluso c’e` sicuramente Roberto Donadoni. Il commissario tecnico azzurro, raccolta la pesantissima eredita` di Marcello Lippi, ha centrato una brillante qualificazione ai prossimi Europei, nonostante un avvio difficile e un girone di certo non semplice. A cinque mesi dagli Europei, il tecnico ripercorre ai microfoni di Datasport le tappe della sua avventura, con la consapevolezza che il bello deve ancora venire.

Donadoni, l’avvio non e` stato dei piu` semplici, soprattutto nel rapporto con i media. Si e` mai chiesto chi me lo ha fatto fare?
“Io ho sempre vissuto con entusiasmo il mio lavoro, il fatto di avere rapporti difficili con i media non dipendeva certo da me, quindi se i media hanno avuto questo tipo di atteggiamento e` una domanda da girare a loro”.

Nelle ultime partite di qualificazione c’era la netta sensazione che i giocatori fossero dalla sua parte, che la seguissero in tutto e per tutto. Lei ha avuto il grosso merito di creare un gruppo. Come ci e` riuscito?
“I gruppi si formano e si cementano con il tempo. E’ normale che ci sia per tutti il bisogno di conoscersi e di creare un certo tipo di atteggiamento da entrambe le parti”.

Qual e` stata la partita della svolta?
“Sono sempre andato avanti in maniera progressiva col supporto dei miei collaboratori, dei miei aiutanti, del mio staff: abbiamo portato avanti questo atteggiamento volta per volta, cercando di non trascurare niente perche` il tempo a disposizione e` limitato e bisogna cercare di farlo fruttare al meglio”.

Non ha mai avuto paura di non andare agli Europei?
“No, non l’ho mai avuta. Finche` la matematica e i punti che avevamo a disposizione ci permettevano di centrare la qualificazione, ho sempre lavorato serenamente. Siamo sempre tutti bravi a fare processi o a fare calcoli senza l’oste, quindi mi sembrava assurdo e superfluo farli. Sono andato avanti per la mia strada tranquillamente, cercando di ottenere sempre il meglio da ogni partita”.

Euro 2008: di chi si fida di meno tra Olanda, Francia e Romania?
”Sono tre squadre forti che, a detta non solo del sottoscritto ma di tutti, fanno parte di un girone difficile. Dovremo guadagnarcela come al solito, come abbiamo fatto nelle qualificazioni. Anche li` eravamo in un gruppo che racchiudeva Francia, Scozia e Ucraina. Abbiamo lottato cercando di dare il meglio di noi stessi e conquistando un’ottima qualificazione: adesso faremo altrettanto in questo turno finale”.

Vi sentite i favoriti? Avete la sensazione che anche gli altri vi temano?
“Di questo sono certo. So di essere in un gruppo forte, cosi` come lo sanno anche agli avversari, poi i discorsi su chi e` favorito mi interessano relativamente poco. Dovremo guadagnarcela a ogni sfida, poi vedremo alla fine”.

Se dovesse esprimere tre desideri per il 2008, quali sono le prime cose che le vengono in mente?
“Tre sono tanti, me ne basta uno: star bene ed essere in salute. A livello professionale, spero che i giocatori stiano bene e che siano in condizione: questa e` la cosa che mi preme di piu`”.

C’e` un giocatore di cui non farebbe mai a meno nella sua squadra?
“No, credo che fare il selezionatore della Nazionale italiana sia un ruolo importantissimo, che da` la possibilita` di disporre dei migliori calciatori italiani. Tutti i giocatori che ho avuto sono stati importanti, poi e` chiaro che ci sono dei valori che vanno a vantaggio di un giocatore piuttosto che a un altro, pero` per me sono tutti indispensabili”.

C’e` qualcuno che l’ha stupita in positivo? Ad esempio Panucci e Di Natale…
“Ho avuto delle risposte positive, ho portato avanti le mie idee e le mie convinzioni. Spesso e volentieri i giocatori in cui ho posto fiducia mi hanno ripagato e queste sono le soddisfazioni piu` grandi”.

Se potesse inserire un paio di stranieri in Nazionale chi sceglierebbe?
“Ci sono giocatori importanti che tutti conosciamo, non voglio cadere nel banale e nello scontato. Faccio i conti con i giocatori italiani e questo per me e` motivo di orgoglio e soddisfazione: mi bastano loro. Poi e` chiaro che poter allenare i migliori giocatori al mondo piacerebbe a chiunque. Se un giorno saro` allenatore di club magari ne avro` a disposizione qualcuno, ma adesso non mi interessa”.

C’e` una qualità o un reparto nel quale l’Italia puo` avere qualcosa in piu` rispetto alle avversarie?
“Non conosco le qualita` degli avversari, se non quelle tecniche. Credo che l’Italia abbia qualita` in tutti i reparti, non mi sento inferiore a nessuno in nessun reparto e mi auguro che da qui alle convocazioni ci siano anche risposte importanti da giocatori meno in vista in questo momento, perche` per una Nazionale e` importante”.

Capitolo Cassano, ribadisce che dipende solo da lui?
“Assolutamente si`. Deve solo giocare come un professionista, non invento nulla e non dico nulla di nuovo”.

Passiamo al campionato. L’Inter lo ha gia` vinto?
“Credo che lo stesso Mancini sia abbastanza restio, non solo per ragioni scaramantiche, a dire che vinceranno lo scudetto cosi` facilmente. E’ indubbiamente la squadra che ha maggiori possibilita`, la piu` forte, ma non sara` cosi` semplice”.

Italiane in Champions: chi potra` andare piu` lontano?
“Sono convinto che questo turno sia importante per capire i valori. E sono altrettanto convinto che le nostre squadre possano farcela. Gli avversari sono difficili, ma anche noi siamo forti”.

Se dovesse pensare al Pallone d’Oro 2008?
“Mi auguro che sia un italiano”.

Piu` forte il suo Milan o quello del 2007?
“Il mio e` stato un ciclo importante e positivo, e` stato sicuramente uno dei Milan piu` forti di sempre. Ma si tratta di epoche diverse ed e` difficile valutare. Credo che sia giusto che a giudicare sia il pubblico”.


Source : Datasport

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