1/4 de finale Espagne/Italie

**Calabrese** Dim 22 Juin - 12:42

L'appello di Donadoni "Italiani, credete in noi"

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Il c.t. azzurro alla vigilia della Spagna: "Pronti a giocare contro un grande avversario. Aquilani ha tutte le carte in regola per esserci. Non mi sento uno sopra il quale è passato un treno, l'Italia è arrivata a questo punto dopo aver vinto bene con la Francia"
VIENNA (Austria), 21 giugno 2008 - In queste tre settimane circa di Europeo chissà quanto volte avrà rivissuto la sua avventura azzurra. Quella che definisce un cammino in cui ci ha messo "anima e corpo". E adesso ha l'occasione forte per dimostrare a tutti di che pasta è fatto. Dopo la Francia ha un sogno: "matare" la Spagna, ma per farlo servirà una determinazione mai vista finora.

LA FAME - "La Spagna - spiega in conferenza stampa - è una squadra forte con grandi individualità. E' composta da ottimi giocatori che in nazionale non hanno ottenuto gli stessi risultati che con i rispettivi club. Per questo avranno molta fame di vittoria". La conclusione è logica: "Noi dovremo giocare con la loro stessa voglia e come se avessimo la stessa fame".

AQUILANI - Giocherà Cassano? E Aquilani? Il commissario tecnico ha ancora tempo per limare i difetti e trovare le giuste combinazioni chimiche. "La formazione? Vedremo domani mattina con la rifinitura". Compito difficile; senza Pirlo e Gattuso viene a snaturarsi parte integrante del centrocampo. Pensare quindi ad Aquilani, fresco e in forma, non è un'eresia. Donadoni glissa: "Aquilani è in crescita; sta lavorando con impegno come tutti gli altri giocatori della rosa, e come altri ha tutte le carte in regola per esserci domani. Abbiamo le alternative che godono della fiducia dei compagni".

TONI - Ecco la Spagna. Servirà concentrazione, attenzione e gioco. Soprattutto i gol. E quando dici gol pensi a Toni e a quella sua maledetta astinenza: 415 minuti a bocca asciutta. "Io non bado alle statistiche, vado sul concreto - è il parere del c.t. -, ovviamente spero che domani segni perché per un attaccante è importante segnare, ma Luca contro la Francia per me ha fatto una doppietta, mi riferisco al rigore guadagnato e all'espulsione di Abidal".

UNITA' - A Donadoni, insomma, va assegnato un attestato per essere riuscito a tenere unito il gruppo, nonostante gli assalti quotidiani della critica. Lui, più volte sbattuto davanti a un'ultima spiaggia, si è difeso e continua a farlo. "Non mi sento uno sopra il quale è passato un treno - sottolinea -. L'Italia è arrivata a questo punto dopo aver vinto bene con la Francia". Parole sante. E si congeda con un messaggio che esalta e dilata la sua umiltà, come se volesse chiedere scusa a qualcuno: "Al di là del risultato di domani, il lavoro va valutato nel suo complesso: e io credo di averci messo, con il mio staff, anima e corpo; di aver fatto umanamente il possibile. E ai tifosi dico di credere in quello che abbiamo fatto. Dobbiamo essere uniti".
dal nostro inviato

Source :Gazzetta